Davide Tabarelli (Nomisma Energia): Il Green deal? "Il piano della Commissione europea è irrealistico, a meno che non smettiamo di crescere e accettiamo di impoverirci tutti".
L'articolo del giorno. Rassegna stampa per i resistenti sui crinali a cura di Alberto Cuppini.
Riportiamo senza commenti tre brevi brani tratti da altrettanti articoli apparsi sulla stampa di oggi, lasciando ai resistenti sui crinali le ovvie conclusioni logiche.
Dall'intervista sul Foglio di oggi di Annalisa Chirico al professor Davide Tabarelli di Nomisma Energia:
"Non abbiamo parlato di rinnovabili. "Ben vengano purché si sappia che sono intermittenti e disperse. Da sole non sono la soluzione. L'idroelettrico è destinato a calare perché gli attuali impianti vanno sottoposti a rifacimenti, il che implica iter autorizzativi e tempi aggiuntivi". Ma tutto questo come si concilia con il Green deal? "Il piano della Commissione europea è irrealistico, a meno che non smettiamo di crescere e accettiamo di impoverirci tutti".
Dall'articolo del professor Giulio Sapelli annunciato in prima pagina su Verità e Affari di oggi come "Sapelli e il masochismo europeo":
"La tempesta economico-sociale che si sta addensando in Europa e nel mondo per la crisi provocata dall'aggressione russa all'Ucraina, ha colto l'Ue impreparata... L'impreparazione non è dettata solo dalla sorpresa ma anche dal fatto che la stessa Ue ha nel tempo accumulato una serie di decisioni e di normative giuridiche "europee" che sono andate e vanno nel senso opposto a ciò che ora si rende necessario per fronteggiare la scarsità delle fonti di energia essenziali."
Così, ad esempio,
"si dovrebbe volare con il Saf (benzina per aerei green), ma poi si scopre che manca il diesel e il fuel per i trasporti aerei... E' necessario un bagno di realtà, se non vogliamo che tutto si fermi, lentamente, inesorabilmente."
A proposito di "decisioni e di normative giuridiche europee che vanno nel senso opposto a ciò che ora si rende necessario per fronteggiare la scarsità delle fonti di energia essenziali", Fausto Carioti scrive, nell'articolo annunciato in prima pagina di Libero di oggi col titolo "L'Ue bombarda l'economia. Il piano verde fa schizzare i prezzi":
"Anziché allentare i vincoli sull'uso del carbone... la Commissione europea ha imboccato la strada opposta: imporre un ricorso alle fonti rinnovabili maggiore di quello previsto... la guerra in Ucraina e l'aumento dei prezzi dell'energia sono diventati il pretesto per un approccio ancor più radicale. La Commissione è intenzionata infatti ad alzare ulteriormente l'asticella... All'atto pratico, si tratta di rendere molto più facile la concessione di permessi per l'installazione di pannelli solari e pale eoliche, che per raggiungere i nuovi obiettivi europei dovrebbero moltiplicarsi nei prossimi sette anni."