Il ministro della Cultura Dario Franceschini alla Camera: “Una delle forze del nostro Paese è la tutela del paesaggio e il suo valore economico”.
L'articolo del giorno. Rassegna stampa per i resistenti sui crinali a cura di Alberto Cuppini.
Nell'incalzare degli avvenimenti legati all'esplosione dei costi dell'energia innescata dalla "transizione energetica" accelerata, negli ultimi giorni abbiamo trascurato le piccole miserie di casa nostra. Oggi ripariamo proponendo un brano tratto dall'articolo della Staffetta Quotidiana di giovedì scorso dal titolo "Fer, Franceschini: raggiungere obiettivi ma tutelare il paesaggio":
“Io credo che sia indispensabile andare più in fretta, che sia indispensabile raggiungere gli obiettivi che il Paese si è dato, ma, contemporaneamente, non bisogna dimenticare che una delle forze del nostro Paese è la tutela del paesaggio e il suo valore economico”. Così ha concluso il suo intervento il ministro della Cultura Dario Franceschini, rispondendo durante il question time alla Camera di ieri pomeriggio all'interrogazione dell'on. Claudio Pedrazzini (Misto), che lo sollecitava a spiegare “in che modo il Ministero della Cultura intenda agevolare, o, almeno, non osteggiare lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile”, nel quadro dell'obiettivo di 8 GW all'anno da installare nel prossimo decennio."
Si veda anche il video della seduta alla Camera di mercoledì scorso alle ore 15,01.
Replicando alla risposta del ministro, Pedrazzini ha notato che “finora, purtroppo, non si vedono ancora risultati tangibili”.
I comitati contro l'eolico che ha devastato la Daunia e quelli del viterbese, dove tra poco semineranno il frumento che non arriva più dall'Ucraina sui pannelli fotovoltaici, sapranno sicuramente indicare all'Onorevole Pedrazzini il nominativo di un buon oculista.