I prezzi dell’elettricità in Francia ieri hanno raggiunto i 3.000 €/MWh, a causa del calo delle temperature e dell’indisponibilità di 27 reattori nucleari su 56. Tale effetto combinato ha indotto l’operatore della rete Rte a dichiarare l’allerta Orange.
L'articolo del giorno. Rassegna stampa per i resistenti sui crinali a cura di Alberto Cuppini.
Nel totale silenzio dei giornaloni italiani, riprendiamo dal Quotidiano Energia di ieri una notizia clamorosa:
"I prezzi dell’elettricità per oggi in Francia hanno raggiunto i 3.000 €/MWh, a causa del calo delle temperature e dell’indisponibilità di 27 reattori nucleari su 56. Tale effetto combinato ha indotto l’operatore della rete Rte a dichiarare l’allerta “Orange"...
Nella giornata di oggi (lunedì. Ndr) è previsto un picco di consumo di 73 GWh, che a fronte di una produzione di 65 GW costringerà la Francia a importare fino a 11 GW, precisa RTE, che non prevede problemi sul sistema elettrico ma esorta tutti gli utenti a ridurre i consumi.
In particolare, Rte suggerisce di spostare il consumo di elettricità, abbassare la temperatura del riscaldamento, ... limitare l'illuminazione allo stretto necessario.
Domenica il prezzo del giorno prima francese ha raggiunto i 515 €/MWh, con quello di picco tra le 8 e le 9 arrivato a 2.987 €/MW."
La Von der Leyen sarà entusiasta. Ora, a questi prezzi, l'uso dei pannelli fotovoltaici e degli accumuli elettrici sulle terrazze di tutti i cittadini francesi diventerà competitivo. La Francia nei prossimi mesi sarà il modello a cui ispirarsi per combattere l'emissione di CO2 e quindi i cambiamenti climatici: i francesi rimarranno tutti al freddo e al buio, a meno che l'energia elettrica che manca non venga garantita dalle importazioni.
Nel frattempo, in questo drammatico contesto, qualche mattacchione (a cominciare da Enrico Letta) vuole interrompere immediatamente il flusso del gas proveniente dalla Russia verso l'Europa, perchè Putin è un cattivone.
Si avvicina il tempo, previsto da Romano Prodi, in cui i cittadini correranno dietro ai politici (e agli ambientalisti) con il forcone.
I cittadini sbagliano. Non devono correre dietro ai politici e agli ambientalisti. Devono correre dietro a se stessi per avere scelto i politici e gli ambientalisti peggiori, cioè quelli che per almeno vent'anni hanno testardamente proposto, contro ogni logica ed ogni evidenza, di fare funzionare l'Italia (e l'Europa) con pale eoliche e pannelli fotovoltaici.