La Staffetta Quotidiana: "Le proposte fuori tempo di Legambiente e Italia Solare: cerchiamo di non perdere il senso della misura"
L'articolo del giorno. Rassegna stampa per i resistenti sui crinali a cura di Alberto Cuppini.
"Incentivi, garanzie pubbliche, crediti di imposta, esenzioni. Sono quanto meno intempestive le richieste sottoscritte ieri da Federdistribuzione, Legambiente e Italia Solare."
Nella home page della Staffetta Quotidiana oggi campeggia questo corsivo non firmato, che quindi riteniamo scritto dal direttore Gabriele Masini. Non ci interessa neppure sapere di che cosa si sta parlando: sono le solite meschinità dei rinnovabilisti per continuare a fare scorpacciate alla grande mangiatoia pubblica. Quello che ci importa è che qualche commentatore, ed in questo caso il direttore di un quotidiano, di fronte a tanta improntitudine comincia a perdere la pazienza:
"Con prezzi dell'elettricità e del gas come quelli attuali un investimento del genere si ripaga in tempi brevissimi. Senza contare gli incentivi già in vigore e le ultime semplificazioni introdotte con il DL Energia. Ma soprattutto, chi dovrebbe pagare per queste agevolazioni? Le famiglie già stremate dal caro energia? Le aziende che sempre più spesso si trovano a fare i conti con la riduzione dell'attività per i prezzi troppo alti? Insomma, cerchiamo di non perdere il senso della misura."
Noi abbiamo grande stima di Gabriele Masini. Tra i giornalisti professionisti - e non solo nel suo ramo specifico - è stato quello che in questi anni più ha saputo mantenere la propria (grande) capacità di giudizio critico e soprattutto la schiena dritta di fronte a Poteri Forti ed a sponsor irrinunciabili per il suo quotidiano, senza farsi trascinare dall'isteria collettiva delle rinnovabili salvifiche.
Però nelle "Dieci righe" di oggi fa torto a se stesso ed ai suoi estimatori. Che cosa significa "cerchiamo di non perdere il senso della misura"? Sembrerebbe quasi che Masini non abbia mai letto un documento redatto dai lobbysti del fotovoltaico e da Legambiente. Per non parlare dell'Anev. Il senso della misura questi Signori negli ultimi 12 anni (almeno) non l'hanno mai avuto. Se lo avessero avuto, non saremmo arrivati a questo punto.