Una buona notizia: il Tar della Toscana ha sospeso i lavori per l’installazione dell’impianto eolico Monte Giogo di Villore e Corella, sul crinale del Mugello, fissando il 19 dicembre per il giudizio di merito.
Il giorno 7 settembre il TAR Toscana ha trattato la nostra istanza, con la quale abbiamo chiesto la sospensione dei lavori di costruzione dell’impianto eolico Monte Giogo di Villore e Corella. Il presidente del TAR, riconoscendo che il ricorso affronta questioni di merito che necessitano di un esame completo, ha quindi fissato l’udienza per la trattazione del ricorso per il giorno 19 dicembre 2023.
Siamo davanti a un risultato importante perché dimostra come le questioni poste con il ricorso siano meritevoli di un approfondimento attento e come sia necessario mantenere inalterata la situazione dei luoghi sino a quella data.
Vedremo nei fatti se il gestore rispetterà le indicazioni emerse in udienza, attendendo l’esito definitivo del giudizio. Ciò eviterà non soltanto di distruggere ulteriormente i luoghi ma anche di avviare lavori che rischiano di non potere essere completati. Occorrerà vigilare affinché la sospensione sia rispettata e saremo pronti a rivolgerci di nuovo al TAR in caso di proseguimento e svolgimento di ulteriori interventi invasivi e rilevanti.
Alla luce di questa decisione sappiamo che il pericolo incombente sul crinale appenninico è solo un poco allontanato, non certo cancellato.
Anche in Tribunale abbiamo di fronte una controparte industriale (Agsm: ditta proponente) completamente affiancata dalla Regione Toscana, senza la minima sfumatura che distingua il soggetto pubblico da quello privato: e tutte e due, con il completo sostegno delle amministrazioni e dei sindaci di Dicomano e Vicchio, mostrano una determinazione accanita nel voler vincere questa partita che apre la via allo sfruttamento industriale della montagna e alla costruzione, come è stato tranquillamente affermato fin dall’inizio, di migliaia di impianti simili a quello che si vuole installare sul crinale del Mugello.
La decisione del collegio del TAR Toscana ha quindi di fatto, e per ora, fermato il tentativo delle due controparti affiancate e concordi nel negare fin dall’inizio validità al nostro ricorso, anche con argomenti cavillosi.
La decisione può anche significare che il collegio giudicante ha ricevuto a prima vista una impressione di non inammissibilità preventiva delle nostre argomentazioni di merito, che riguardano la difesa della natura e del paesaggio.
Questa battaglia che conduciamo in sede giudiziaria è solo una parte della lotta per la difesa del territorio e per una transizione energetica ed ecologica che non sia strumentalizzata da logiche solo di profitto e che rispetti il principio: prima di tutto non fare altri danni!
ITALIA NOSTRA e CAI Regione Toscana
- Comitato Crinali Liberi
- Dicomanocheverrà
- Mugelloinmovimento
- AttoPrimo
- Rete Toscana per la Difesa del Verde Pubblico