Dal Wall Street Journal: "Milioni di californiani potrebbero rimanere privi dell'energia elettrica nei prossimi giorni, mentre continua la lotta contro l'inadeguata offerta di elettricità, con molte persone costrette a rimanere chiuse in casa per reggere ad una mostruosa ondata di calore. La California aveva sperimentato l'ultima volta i "rolling blackout" nel 2001, nel bel mezzo della manipolazione del mercato dell'elettricità da parte degli speculatori. Questa volta la causa è la manipolazione del mercato dell'elettricità da parte dei politici contrari alle fonti fossili".
Proponiamo, senza commento alcuno perchè non amiamo maramaldeggiare, la traduzione di due recentissimi articoli del Wall Street Journal sui "rolling blackout" (blackout programmati per zone predeterminate ed alternate, onde evitare che tutta la popolazione di uno Stato rimanga troppo a lungo senza energia elettrica) che stanno infestando, apparentemente senza soluzione, la ricchissima e "verde" California. In realtà la California è "verde" perchè ha delocalizzato le proprie industrie più inquinanti nel Terzo Mondo ed è ricchissima, ed iper-consumista (e quindi iper-inquinante), perchè può sfruttare (ma fino a quando?) a proprio vantaggio questo stato di cose, connesso a uno degli aspetti più odiosi, ipocriti ed intollerabili della globalizzazione. Lasciamo alle prossime settimane le nostre considerazioni sulla questione. Facciamo solo osservare che quanto sta succedendo in California, e più in generale gli scoraggianti risultati globali della lotta ai cambiamenti climatici attraverso l'eolico e il fotovoltaico, fornisce un inatteso aiuto alla rielezione di un Trump finora in difficoltà a causa del Covid. Facciamo altresì notare che di tutto quanto riporta il Wall Street Journal sulle responsabilità attribuite ad un eccesso di Fer elettriche in ciò che sta accadendo in California non c'è nessuna traccia nei numerosissimi articoli dedicati ai rolling blackout dai giornali "liberal" (che cosa ci tocca scrivere...) americani, come il New York Times e il Washington Post. Sfidiamo chiunque a trovarne un riferimento pure sui "giornaloni" italiani, che li scimmiottano in ogni loro tic intellettuale, non si sa se per puro conformismo, per meschini calcoli di opportunità oppure, più semplicemente, per il plurisecolare servilismo italico verso il Potente straniero di riferimento.
Cominciamo con l'articolo di Katherine Blunt sul Wall Street del 18 agosto "In California milioni di persone sopportano di rimanere senza energia elettrica":
"Milioni di californiani potrebbero rimanere privi dell'energia elettrica nei prossimi giorni, mentre continua la lotta contro l'inadeguata offerta di elettricità, con molte persone costrette a rimanere chiuse in casa per reggere ad una mostruosa ondata di calore durante la pandemia del coronavirus.
I "rolling blackout" in tutta la California servono da ammonimento per gli Stati che, in tutto il Paese, incrementano l'energia rinnovabile e riducono la fiducia nelle fonti fossili, che possono generare energia in qualsiasi momento ma che contribuiscono ai cambiamenti climatici.
La California, pioniere nel far diventare green il proprio sistema elettrico con impianti solari ed eolici di grandi dimensioni, sta lottando per tenere le luci accese mentre milioni di residenti, che cercano riparo alle temperature record stando al chiuso, usano l'aria condizionata a tutta manetta.
Nell'ultimo weekend, l'operatore statale dei sistemi di trasmissione elettrica ha proclamato due volte lo stato d'emergenza per inadeguata disponibilità di energia, in parte perchè la domanda dei consumi raggiungeva il picco proprio di sera, quando la produzione da solare cominciava a declinare. Lo Stato ha dovuto far affidamento molto più pesantemente su impianti a gas che, a differenza di quelli eolici e solari, non dipendono dalle condizioni climatiche per produrre energia.
Lunedì, il Governatore della California Gavin Newsom ha criticato l'operatore statale e l'autorità di regolazione del sistema elettrico in una lettera in cui ha affermato che "l'incapacità di prevedere queste indisponibilità di energia è inaccettabile, in particolare se consideriamo il lavoro compiuto dal nostro Stato per combattere il cambiamento climatico... Questi blackout, che si sono verificati senza preavviso o tempo sufficiente per prepararsi, sono inaccettabili e sconvenienti per il più grande e più innovativo Stato della Nazione".
Il Governatore democratico ha aggiunto di essere stato avvisato solo "pochi momenti prima" che cominciassero. "Gli operatori di rete sono stati sorpresi con le braghe abbassate".
Le interruzioni di emergenza, sebbene brevi per durata, dimostrano che razza di sfide la California debba affrontare nel rendere sicura la sua transizione verso l'energia pulita senza comprometterne l'affidabilità. Lo Stato ha già eliminato la generazione a carbone ed ha ridotto la sua dipendenza sugli impianti a gas e nucleari a favore delle rinnovabili, che adesso forniscono più di un terzo della sua abituale richiesta di energia.
Di recente, la California ha dovuto lottare strenuamente per garantire le forniture di elettricità, in parte perchè fa grande conto sulle importazioni da altri Stati dell'Ovest, che stanno sperimentando anch'essi una domanda più elevata durante l'ondata di calore. Il suo affidamento su impianti a gas naturale che possono produrre energia nei momenti di picco è aumentata, ma tuttavia non è in grado di soddisfare la domanda in numerose occasioni.
"La California, per molti aspetti, è come il canarino nelle miniere di carbone", dice Todd Snitchler, amministratore della Electric Power Supply Association, un raggruppamento commerciale che rappresenta produttori di energia di tutta la Nazione. "Molte delle unità a gas naturale che qualcuno in California vorrebbe vedere andar via sono proprio quello di cui abbiamo bisogno per mantenere il sistema in funzione".
Gli operatori dei sistemi di rete in tutto il Paese sono ossessionati dalla questione dell'affidabilità mentre sempre più impianti eolici e solari sostituiscono la generazione a carbone e a gas, che è in grado di produrre flussi regolari di energia o di entrare in produzione rapidamente in caso di bisogno.
Molti hanno intrapreso complessi studi per pianificare un futuro in cui si dovrà fare più forte affidamento su alternative alle fonti di produzione programmabili, come batterie di grandi dimensioni capaci di garantire l'accumulo e poi la trasmissione di questa energia da fonte rinnovabile quando la sua produzione diminuisce.
Lo Stato di New York ha recentemente aumentato i propri sforzi con un piano per eliminare le emissioni prodotte dal sistema elettrico entro il 2040. Lo Stato si è posto l'obiettivo intermedio di ottenere il 70% della sua energia da fonti rinnovabili entro il 2030, partendo da circa il 27% nel 2018.
Rich Dewey, amministratore del sistema di trasmissione di New York, ha detto che la sua organizzazione sta prestando molta attenzione a quanto avviene in California, siccome stanno lavorando per determinare l'ammontare della capacità di generazione extra di cui ci sarà bisogno per avere garanzie di stabilità. Dewey ha affermato che le batterie di grande dimensione hanno il potenziale per fornire un aiuto durante brevi periodi di scarsità di energia, ma gli impianti a gas saranno probabilmente ancora necessari quando la generazione eolica o solare diminuisce drasticamente per un periodo di tempo prolungato."
Sempre dal Wall Street Journal, questa volta del 17 agosto, raccomandiamo un editoriale non firmato dai toni ben più aspri del precedente, dal titolo "L'avvertimento del blackout in California". Eccone alcuni brani:
"I blackout elettrici sono impressionanti in qualsiasi momento, ma specialmente durante un'ondata di calore estremo e quando dipendono da ragioni volute dall'uomo. Questo è proprio quello che milioni di persone stanno sopportando in questi giorni in California, e la loro drammatica situazione è un avvertimento al resto dell'America sui rischi delle politiche del Green New Deal.
L'operatore indipendente del sistema elettrico della California, che gestisce la rete elettrica statale, nelle sere di venerdì e sabato ha dichiarato un'emergenza di alto livello ed ha ordinato ai distributori dell'energia di ridurne l'uso. La California e la maggior parte degli Stati sud-occidentali degli USA stanno sperimentando una fortissima ondata di calore. Ma gli altri Stati riescono a tenere sotto controllo la fornitura dell'energia. Perchè la California non può farlo?
La California aveva sperimentato l'ultima volta i "rolling blackout" nel 2001, nel bel mezzo della manipolazione del mercato dell'elettricità da parte degli speculatori. Questa volta la causa è la manipolazione del mercato dell'elettricità da parte dei politici contrari alle fonti fossili.
I Democratici hanno programmato che le rinnovabili raggiungano il 60% dell'elettricità statale entro il 2030, e ciò ha spinto i produttori elettrici ad investire adesso in fonti ad energie rinnovabili per rispettare la scadenza. Il risultato è stato qualcosa di analogo alla montagna che ha partorito il topolino.
Durante il picco nelle ore di massima irradiazione, la California produce un surplus di energia solare, e gli impianti ad energie rinnovabili non programmabili possono ricevere l'ordine - o essere pagati - per sospendere la produzione onde evitare il sovraccarico della rete.
Ma ciò significa che carenze di offerta possono verificarsi alla sera, quando l'energia solare scompare ma la richiesta di elettricità rimane alta. Questo è stato proprio quello che si è verificato questo weekend. Molti impianti a gas e nucleari, che possono generare a richiesta elettricità, sono stati chiusi negli ultimi anni perchè non possono competere con l'energia verde pesantemente sussidiata. Un impianto a gas naturale, ad esempio, è stato dismesso quest'anno in California 20 o 30 anni prima della fine del suo previsto ciclo di vita.
Quando riescono a riceverla, i californiani già pagano per l'elettricità il doppio degli utenti nello Stato di Washington ed un terzo in più di quelli del Nevada. Poichè il prezzo di dispacciamento per l'elettricità in estate può balzare a più di trenta volte da mezzogiorno all'imbrunire, le utilities stanno costruendo costose batterie per accumulare elettricità da fonte solare che può essere rilasciata alla sera. Loro sostengono che si risparmierà denaro, ma questo è quello che dicevano anche del fallito treno-proiettile di Jerry Brown (l'ex Governatore della California. Ndt).
Per riassumere: l'antipatia della California anche per l'elettricità da gas naturale e da nucleare ha ottenuto come risultato prezzi più alti dell'energia e, adesso, surplus di produzione alternati a carenze, perchè le rinnovabili sono fonti di energia intermittenti. I democratici di Sacramento (la capitale della California. Ndt) vogliono portare questa politica in tutta la Nazione per il tramite di Joe Biden. E allora preparatevi a notti estive bollenti."
Alberto Cuppini