Rinnovabili, rischio cortocircuito bancario con l'ingresso del Gse nei ppa

 

"Rischia di creare un enorme cortocircuito la decisione del Dl Energia di far subentrare il Gestore dei servizi energetici (Gse) nel sistema dei ppa".

L'articolo del giorno. Rassegna stampa per i resistenti sui crinali a cura di Alberto Cuppini.

 

"Rischia di creare un enorme cortocircuito la decisione del Dl Energia di far subentrare il Gestore dei servizi energetici (Gse) nel sistema dei ppa, ovvero quei contratti che consentono a un produttore di energia rinnovabile di vendere a un prezzo fisso per un arco temporale prestabilito (solitamente 10 anni) l'energia prodotta, utilizzando le risorse come flussi di cassa per costruire il progetto infrastrutturale e come garanzia per la bancabilità del contratto. Per cercare di venire incontro alle aziende che stanno soffrendo i rincari, di recente il governo ha stabilito che il Gse si impegni a comprare da chi produce rinnovabili per un periodo pari almeno a tre anni a un prezzo fisso l'energia, rivendendola successivamente alle imprese allo stesso prezzo. Questo apre però a una serie di rischi e a una lunga fila di dubbi sull'effettiva efficienza di tale provvedimento che rischia di fare un buco nell'acqua e a complicare non poco la finanziabilità dei progetti infrastrutturali rinnovabili."

Per conoscere quali sono la "serie di rischi" e la "lunga fila di dubbi" (perlomeno alcuni, e non certo i più gravi) sull'effettiva efficienza del provvedimento governativo per favorire i PPA, leggete l'articolo di Nicola Carosielli di Milano Finanza che segnaliamo per la nostra edicola di oggi: "Rinnovabili, rischio cortocircuito bancario con l'ingresso del Gse nei ppa".

Tutto procede come da noi previsto: cominciano - ovviamente - i primi guai, ed il prossimo passo dei lobbysti sarà quello di chiedere l'acquisto da parte del GSE di quote obbligatorie di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per poi rivenderle non "allo stesso prezzo" ma a prezzo politico alle "aziende che stanno soffrendo i rincari", provocati proprio dall'improvvisa introduzione nel sistema di quantità massicce e distorsive di elettricità non programmabile. 

E' sempre più imbarazzante doversi sempre più spesso auto-citare al momento del verificarsi delle nostre previsioni. Eppure non possediamo la sfera di cristallo. Non è necessaria: è la politica, con l'ausilio di troppi lacchè, che prende gli elettori per fessi. E forse, considerate tutte le fesserie che gli italiani si sono bevuti sulle rinnovabili salvifiche, non a torto.

 

Alberto Cuppini