La Soprintendente speciale per il Pnrr in audizione davanti alla commissione parlamentare per le semplificazioni per gli impianti Fer: "Queste società sono come le scatole cinesi e si passano da una all'altra la gestione degli impianti. Quando poi questi impianti sono esausti, rimangono come dei relitti nel paesaggio."
L'articolo del giorno. Rassegna stampa per i resistenti sui crinali a cura di Alberto Cuppini.
"Per la fretta di prendere un numero di protocollo al Mite, alcuni richiedenti presentano dei progetti che sono in ciclostile. Per loro vanno bene in Trentino e Lombardia come in Sicilia e Calabria. Il territorio però non è tutto uguale. Presentano degli elaborati "tanto per fare"... Abbiamo proponenti che ci mandano un'integrazione dopo 3 anni. Invece dovremmo dire che oltre i termini di legge, ovvero i 120 giorni, la pratica si intende archiviata... Capisco che adesso ci sia giustamente una corsa, un'urgenza di arrivare agli obiettivi che ci sono stati assegnati, però il Mite riceve istanze per parchi eolici su aree in cui i parchi eolici sono esistenti. E non si tratta di interventi di repowering e revamping, ma di nuove installazioni. C'è veramente una confusione notevole."
Così la Soprintendente speciale per il Pnrr Federica Galloni in rappresentanza del Ministero della Cultura durante l'audizione davanti alla commissione parlamentare per le semplificazioni. La Galloni, esaperata nel vedere Ministero e Soprintendenze continuamente additate - dalla politica e dalla stampa - al pubblico ludibrio come responsabili dei ritardi, ha pronunciato una durissima contro requisitoria.
Questo il commento all'audizione del Quotidiano Energia, nell'articolo di Alfredo Spalla che segnaliamo oggi, nel consueto silenzio dei "giornaloni", che hanno sempre ignorato tutti gli argomenti contro il laissez-faire atto esclusivamente a favorire la grande speculazione eolica e fotovoltaica:
"A pochi giorni dall’arrivo del prossimo decreto legge, che dovrebbe contenere anche nuove semplificazioni per il settore energetico, il ministero della Cultura (Mic) interviene sul proprio ruolo all’interno degli iter autorizzativi per le rinnovabili. I ritardi , sostiene, non possono essere imputati agli uffici del Mic. Servirebbe invece una maggior consapevolezza da parte delle società che presentano i progetti... Non è possibile, poi, dice ancora il Mic, continuare a contrarre i tempi a parità di organico".
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Un altro tema approfondito in commissione è stato quello del paesaggio. Su questo il Mic ha mosso un'altra critica. Mostrando ai parlamentari una fotografia della campagna viterbese con un'evidente densità di pannelli solari, Galloni ha detto: "Uno dei caratteri identitari della campagna è anche il colore. Qui abbiamo una campagna che è diventata nera. Non pensate poi che qualcuno rimuova mai questi pannelli, purtroppo esiste il problema della dismissione. Queste società sono come le scatole cinesi e si passano da una all'altra la gestione degli impianti. Quando poi questi impianti sono esausti, rimangono come dei relitti nel paesaggio... La delegazione del Mic ha poi presentato un fotomontaggio che ha catturato l'attenzione della presidenza della commissione. Nella foto ricostruita si vede il centro di San Gimignano ricoperto di pannelli FV."
E tutto questo "solo" per il fotovoltaico. Provate piuttosto a pensare al "problema della dismissione" e ai "relitti nel paesaggio" quando saranno "esausti" gli aerogeneratori eolici, che vengono collocati sulla sommità dei crinali appenninici più belli e che già hanno superato l'altezza complessiva di duecento metri.
La memoria presentata dal Ministero della Cultura, accompagnata da foto, dati e ricostruzioni è disponibile in allegato all'articolo sul sito del Quotidiano Energia.