Compaiono anche sul nostro territorio i primi effetti delle "semplificazioni" amministrative pretese (e ottenute) dai lobbysti delle "rinnovabili" elettriche non programmabili per coprire l'Italia di pale e pannelli anche nelle aree più suggestive del Paese. E questo proprio mentre in Germania (dove sono già state installate decine di migliaia di giganteschi aerogeneratori rivelatisi improvvisamente inutili senza il gas russo, che rappresenta il solo mezzo per tamponare l'irrimediabile imprevedibilità della produzione eolica) il governo è terrorizzato dalla prospettiva di rimanere senza elettricità a causa dell'embargo deciso da Putin.
Nel sito della società “Ambiente” s.p.a. si legge, in data 23 marzo 2021, quanto segue:
"Uno dei principali punti di forza del lavoro eseguito da Ambiente sc consiste nel cosiddetto approccio alla “progettazione integrata ambientale” in grado di realizzare una stretta interconnessione fra aspetti tecnici e ambientali. Il progetto è localizzato in un ambito appenninico che segna il confine amministrativo fra le Regioni Emilia Romagna e Toscana, interessato da tre differenti Amministrazioni Comunali (Badia Tedalda, Casteldelci e Verghereto). L’impianto, proposto dalla società GEO Italia S.r.l., è costituito da 36 aerogeneratori della potenza di 3,4 MW ciascuno, per una potenza complessiva di 122,40 MW. L’energia prodotta verrà convogliata tramite un cavidotto interrato con tensione di esercizio pari a 33 kV alla stazione di elevazione 33/132 kV/kV da realizzarsi all’interno del parco e, successivamente, verrà immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale (R.T.N.) per mezzo di un collegamento a 132 kV alla stazione di consegna da realizzarsi in Loc. Castelnuovo.”
In altre parole si ripresenta il progetto rifiutato dalle Regioni interessate e respinto dal governo nel 2017.
Nell’assemblea tenutasi a Badia Tedalda l’8 luglio scorso i proponenti hanno parlato di un impianto di 13 pale alte 180 m, più un eventuale altro insediamento di 8 pale, da collocare tutte nell’area di Poggio Tre Vescovi compresa nel territorio del comune di Badia Tedalda, forse per aggirare il probabile diniego della Regione Emilia Romagna.
In realtà dal punto di vista paesaggistico e ambientale non cambia nulla essendo la zona ben visibile dalla Val Marecchia e dalle alture circostanti: Monte Fumaiolo, Alpe della Luna, Parco del sasso Simone e Simoncello, Monte Carpegna.
Giuseppe Prosperi