L'ossessiva presenza del presidente dell'Anev (Associazione Nazionale Energia del Vento) Simone Togni presso i grillini dei Palazzi del Potere romano ha contraddistinto i primi mesi del nuovo governo. M5S e Anev saranno reciprocamente fedeli finchè morte non li separi? La Rete della Resistenza sui Crinali NON manda agli sposini i propri rallegramenti. In compenso, domenica alle urne i comitati contro l'eolico faranno pervenire ai 5 Stelle uno sgradito regalo di nozze.
Luglio 2018: il neo eletto ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio si precipita ad omaggiare il presidente dell’Anev Simone Togni.
La prima iniziativa del ministro dello Sviluppo Economico Di Maio appena insediato è stata la richiesta all’UE del 35% di produzione da FER. Curiosa la coincidenza coi desiderata di Windeurope (European Wind Energy Association).
Dalla proficua collaborazione tra Simone Togni (Anev) e Luigi Di Maio (Mise) è scaturito un Piano Energia e Clima estremamente favorevole all’eolico.
Il presidente grillino della commissione della commissione Industria del Senato Gianni Girotto (a sinistra) dialoga con il presidente dell’Anev Simone Togni.
Il presidente dell’Anev Simone Togni scorta il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Davide Casaleggio (a destra) ad un convegno Anev. Di fronte a lui il presidente dell’Anev Simone Togni.
Il presidente dell’Anev Simone Togni assiso alla destra del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio.
Dibattito a cui partecipano il presidente della commissione Industria del Senato Gianni Girotto (secondo a destra) e il presidente dell’Anev Simone Togni (primo a destra).
Taglio del nastro per il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (primo a destra) alla presenza del presidente dell’Anev Simone Togni (primo a sinistra).