Gli espropri verdi sfregiano l'Italia

Mario Giordano: "Il dl Semplificazioni di Draghi concede ai privati di prendersi aree coltivate e boschi per fare impianti di «rinnovabili». Colture e paesaggi deturpati con mostruose pale eoliche o chilometri quadrati di pannelli solari. Scempi da Nord a Sud. Nel silenzio generale".

 

Titolone in prima pagina della Verità di oggi 16 aprile: "Gli espropri verdi sfregiano l'Italia".

Nell'occhiello "Un decreto di Draghi ha dato via libera ai privati, che ora si scatenano". Il sottotitolo: "Il dl Semplificazioni concede di prendersi aree coltivate e boschi per fare impianti di «rinnovabili». I proprietari legittimi esautorati da società che spesso sono paravento per multinazionali straniere. Colture e paesaggi deturpati con mostruose pale eoliche o chilometri quadrati di pannelli solari. Scempi da Nord a Sud. Nel silenzio generale".

Scrive l'autore Mario Giordano:

"Si stanno prendendo l'Italia, pezzo a pezzo. E nel silenzio generale. Con la scusa del verde e delle energie rinnovabili... Campi coltivati, terreni agricoli, boschi, tratti di mare, colline, pianure e montagne diventano proprietà private di colossi stranieri nell'indifferenza dei sovranisti di governo e di gran parte degli italiani che non se ne accorgono. Almeno fino a quando l'esproprio non bussa alla loro porta... gli espropri per interesse pubblico sono sempre esistiti. Da sempre si prendono pezzi di terreno ai privati per costruire opere utili a tutti, come un argine di un fiume, una strada o una ferrovia. Qui invece si espropria un privato per costruire la ricchezza di un altro privato... Tutto ciò in nome del green... L'origine di questo scempio, che si sta compiendo nel disinteresse di (quasi) tutti è Mario Draghi. O meglio, il suo Decreto Semplificazioni numero 77 del 31 maggio 2021. Dietro al nome dolce (ah le semplificazioni...) si nasconde come spesso accade una mostruosità. Quasi nessuno se n'è accorto quando fu approvato".

E' per noi estremamente imbarazzante doversi affidare sempre, per la rassegna stampa RRC, a La Verità per avere qualche informazioni sulle "rinnovabili" al di fuori dei panegirici conformisti del Pensiero Unico. I giornaloni (o meglio "i giornali seri", come si deve dire in termini politicamente corretti. Mi ammoniscono che dire "giornaloni" non è "cool") i giornaloni, dicevo, proseguono invece business as usual nella glorificazione delle magnifiche sorti e progressive della "transizione green" (salvo poi chiudere la stalla, nell'imminenza delle elezioni europee, quando i buoi sono scappati).

L'articolo di oggi di Giordano si può leggere integralmente, previo abbonamento, sul sito web de La Verità. Riportiamo la sua conclusione:

"Davvero si difende il verde distruggendo senza criterio i nostri paesaggi per permettere il business dell'eolico nelle mani degli stranieri?... E perché nessuno ne parla? Perché nessuno dice nulla? Noi, a Fuori dal coro, abbiamo tirato fuori il problema da settimane (ad esempio nel caso dell'alta Langa. NdR). E andremo avanti a denunciarlo, anche domani (mercoledì 17 aprile in prima serata su Rete4. NdR). Ma questo silenzio che circonda la nostra inchiesta ci stupisce. Fate un po' di casino, per piacere."

Anche il silenzio che ha circondato le battaglie della Rete della Resistenza sui Crinali, cominciate sull'Alto Appennino ormai da 15 anni, contro "le mostruose pale eoliche" ci ha sempre sorpreso. Ribadiamo quindi, a maggior ragione a tutti i resistenti, l'invito di Mario Giordano:

Fate un po' di casino, per piacere.

 

Alberto Cuppini

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