Pochi giorni fa si è svolta la prima riunione della Conferenza dei Servizi che entro 90 giorni dovrà chiudere il procedimento autorizzativo per l’impianto eolico denominato Badia del Vento. L'impianto eolico troverebbe collocazione sul versante toscano del Monte Loggio, appena al di sotto del crinale che segna il confine fra la Toscana e l’Emilia Romagna (Valmarecchia). Dopo tutte le bocciature dei precedenti progetti eolici in quella stessa zona a causa degli impatti non mitigabili, riviviamo per l'ennesima volta l'attacco a quello stesso crinale.
Piove qualche giorno in modo intenso e la montagna frana (maggio 2023). Un’operazione di carotaggio della società che dovrebbe provvedere al ripristino di strade, a seguito dei lavori per il metanodotto, fa esplodere una falda acquifera causando un cedimento del terreno con conseguente chiusura dell’edificio in cui hanno sede due delle poche attività della zona le quali danno lavoro ad almeno dieci famiglie (3 ottobre 2023 - Molino di Bascio).
La fragilità idrogeologica del nostro territorio è evidente. L’Appennino è un ecosistema delicato costituito da terra argillosa e da una estesa rete di falde acquifere rispetto a cui ogni evento o intervento straordinario costituisce una seria minaccia. La vegetazione è l’antico e primo garante indispensabile di un equilibrio davvero precario.
Pochi giorni fa si è svolta la prima riunione della Conferenza dei Servizi che entro 90 giorni dovrà chiudere il procedimento autorizzativo per l’impianto eolico denominato Badia del Vento che troverebbe collocazione sul versante toscano del Monte Loggio, appena al di sotto del crinale che segna il confine fra la Toscana e l’Emilia Romagna (Valmarecchia).
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